Se pensate che scrivere la sinossi del vostro romanzo sia un’impresa quasi impossibile, allora non oso immaginare quale orda di complessi possa suscitare in voi una LogLine.
Tranquilli, alla fine di questo articolo la LogLine non vi farà più così paura.
Prima di tutto capiamo cos’è una LOGLINE
Una LogLine altro non è che una breve, anzi brevissima, descrizione di una storia. Immaginatevi un intero libro o film riassunto in una o due frasi al massimo. Pazzesco vero? Sembra quasi una parodia in formato super mignon, ma vi assicuro che ha il suo perché, infatti questo strumento è importante per chiunque abbia la necessità di catturare l’attenzione del proprio “pubblico” che si tratti di spettatori, lettori, editori o produttori cinematografici. Insomma, se saprete racchiudere l’essenza della vostra storia in una sola frase che risulti accattivante, avrete fatto bingo.
Ma qual è l’origine della LogLine?
Non temete, non sto per farvi una lezione di storia, ma sapere come e perché è nata la LogLine vi aiuterà a comprenderne maggiormente il valore.
La sua origine risale agli albori dell’industria cinematografica di Hollywood, dove i dirigenti avevano la necessità di filtrare rapidamente le sceneggiature per scegliere quali progetti sviluppare. Nel corso del tempo, con l’aumento della competizione nel settore dell’intrattenimento (e qui parliamo già anche di libri) la LogLine è divenuta sempre più fondamentale.
Negli anni il suo utilizzo si è esteso alle serie TV, ai programmi televisivi, ai videogiochi e persino alle app. E suppongo non serva che vi dica che nella società odierna, dove la soglia dell’attenzione dura una nanosecondo, saper catturare l’attenzione in poche parole è l’asso nella manica che può farvi vincere la partita.
Pensate che oggigiorno, in molti workshop di scrittura creativa, tantissimi istruttori focalizzano l’attenzione proprio sulla LogLine.
Per quale motivo la LogLine è così importante?
Poco fa vi ho menzionato diverse figure professionali, ma da qui in avanti ci concentreremo sul nostro ruolo di scrittori (fermo restando che tutto ciò che dirò varrà allo stesso modo anche per le altre professioni citate).
Vediamo quindi quali sono le principali ragioni per cui è fondamentale lavorare alla nostra LogLine:
- è una fantastica guida per la scrittura: avete presente il filo conduttore della storia, quella robina sottile sottile che talvolta rischiamo di schiacciare con la mole degli eventi che infiliamo nella storia? Ecco, in questo caso la LogLine potrebbe agire da bussola, insieme alla scaletta, per fare in modo che non perdiate di vista il cuore pulsante della vostra opera.
- può aiutarci a fare chiarezza: infatti scrivendola possiamo renderci conto che la storia non è poi così forte come pensavamo, e che forse il punto focale dovrebbe essere un altro.
- è un importante strumento di vendita: sapete benissimo che nel marasma dei titoli che vengono pubblicati ogni giorno, riuscire a catturare l’attenzione dei lettori non è semplice. Si hanno poco spazio e tempo a disposizione, quindi avere una frase affilata con cui far breccia nei loro cuori è un’arma da non sottovalutare. Lo stesso vale se anziché auto pubblicare deciderete di proporre il vostro manoscritto a una casa editrice.
- è un ottimo strumento di marketing: abbiamo visto che è ottima per la vendita, ma se messa direttamente in copertina può diventare la testa d’ariete della nostra strategia di marketing.
Ora vediamo quali sono i componenti di una LogLine
Per fare in modo che la nostra LogLine catturi in modo chiaro e avvincente l’essenza della storia, ci sono degli elementi che non possono assolutamente mancare.
IL PROTAGONISTA è colui che guiderà la storia, perciò è importante menzionarlo e far arrivare subito al lettore il suo tratto distintivo o ciò che lo rende unico, per fare in modo che si instauri una connessione immediata.
“Una giovane donna che si rifiuta di accettare il destino che la famiglia le ha imposto…”
L’OBIETTIVO è ciò che muove la storia, e deve essere lo scopo del nostro personaggio, dettato da un suo desiderio o da un bisogno chiaro e specifico. Questo elemento è cruciale perché ci fornisce la direzione da seguire.
“… deve riuscire a fuggire dal villaggio in cui è nata e cresciuta…”
IL CONFLITTO è sacrosanto e deve esserci in ogni storia, altrimenti non avremmo motivo di raccontarla, perché è ciò che impedisce al protagonista di raggiungere il proprio obiettivo (in pratica è la parte che rende tutto più interessante). Fungerà da ostacolo e, proprio per questo, permetterà al nostro personaggio di compiere quello che si chiama “arco di trasformazione”, ovvero metterà in atto dentro di lui dei cambiamenti che lo porteranno a evolversi. Ovviamente il conflitto può essere interno, se il protagonista deve affrontare una lotta con se stesso, o esterno, se il nemico è rappresentato da antagonisti o forze maggiori.
“… oltrepassando l’alta muraglia protetta da un incantesimo impossibile da spezzare.”
L’INCIDENTE SCATENANTE è la bomba (l’evento) che innesca ogni cosa. Sarà l’incidente scatenante a spingere il protagonista verso il raggiungimento del proprio obiettivo.
“Dopo che l’amato viene inviato come sacrificio alla Regina della foresta che circonda il villaggio…”
Se unirete fra loro gli esempi che vi ho scritto, noterete come in maniera molto sintetica io abbia fornito tutti gli elementi utili al lettore per farsi un’idea chiara della storia, pur lasciando ampio margine d’azione alla sua immaginazione e, soprattutto, alla sua curiosità.
Consigli pratici:
- Evitate il gergo complicato e punta sulla semplicità
- Non limitatevi alla prima frase che vi viene, elaboratene diverse e giocateci rimettendoci mano
- Fate leggere la LogLine a qualcuno che non conosce la storia. Dalla sua reazione capirete se siete sulla buona strada
- Identificate gli elementi che rendono unica la vostra storia e puntate su quelli
- Domandatevi cosa rende la vostra storia diversa da quelle che le somigliano e mettete in risalto questi aspetti
- Iniziate scrivendo una lista degli elementi che abbiamo visto poco fa, inserendo più voci per punto. Poi fate una selezione eliminando i più deboli, per mantenere quelli più significativi. Se avrete individuato gli elementi giusti, metterli in relazione fra loro dovrebbe risultare meno faticoso del previsto
- Puntate a essere chiari, concisi e accattivanti
- Non sottovalutate la forza delle parole evocative che possono aggiungere un senso di urgenza alla storia
- Lasciate spazio al mistero. Va bene inserire le informazioni principali, ma non mettiamoci spoiler che nel libro rappresentano colpi di scena
Esercitati
Il modo migliore che hai per apprendere come scrivere una LogLine efficace è quello di metterti all’opera. Se non hai ancora una tua storia sulla quale esercitarti, puoi provare a scrivere la LogLine di un libro che hai letto o di un film che hai visto.
Prima di salutarti, ti lascio con la LogLine di uno dei miei romanzi 😘