Piattaforme per l’Auto-pubblicazione

Ben ritrovate e ritrovati in questo mio regno dedicato al mondo del Self-Publishing.

Una delle prime domande che un autore si pone nel mondo in cui decide di intraprendere la strada dell’auto-pubblicazione è…

su quale piattaforma pubblico il mio libro?

La risposta non è così scontata come si può pensare, soprattutto per i più inesperti che facendo qualche ricerca su Google potrebbero incappare in alcune trappole.

Oggi cercherò, in breve, di illustrarvi le principali opzioni che il mondo editoriale vi offre, poi starà a voi decidere. Ovviamente le condizioni illustrate sono quelle in vigore al momento, quindi ti consiglio di ispezionare nuovamente i siti delle piattaforme, prima di decidere.

Nello specifico vedremo:

KDP è la piattaforma di auto-pubblicazione collegata ad Amazon, ed è sicuramente quella più conosciuta e utilizzata. E già questo dovrebbe essere un chiaro segno.
Ti consente di pubblicare sia in versione digitale sia in versione cartacea (economica e cartonata). Lo scorso anno avevano introdotto anche Vella, la pubblicazione “seriale”, ovvero a puntate, ma l’opzione è misteriosamente scomparsa dai radar. Forse non ha preso piede come avrebbero voluto? Chissà.

Ma veniamo ai punti salienti di questa piattaforma:

  • Pagamenti puntuali
  • Report aggiornati in tempo reale
  • Libri ben realizzati
  • Servizio clienti impeccabile sia per i Lettori che per gli Autori
  • Elevata visibilità
  • Servizi aggiuntivi per gli autori
  • Non si paga per auto pubblicarsi

Kobo è l’antagonista per eccellenza di Amazon e, nonostante abbia introdotto un abbonamento simile a Kindle Unlimited (con la differenza che non ti preclude la vendita su altre piattaforme), tuttavia non offre il servizio di print on demand, assolutamente necessario per auto pubblicarsi come si deve.

Punti salienti di questa piattaforma:

  • Pagamenti puntuali
  • Report aggiornati in tempo reale
  • Servizi aggiuntivi per gli autori
  • Non si paga per auto pubblicarsi

Youcanprint è una piattaforma completa per il Self-Publishing, nel senso che offre all’autore qualsiasi tipo di servizio, compresa la possibilità di pubblicare la versione audiolibro su Audible.
Io stessa me ne sono servita agli albori della mia carriera letteraria (trovandomi un gran male, dato che in occasione di un aperlibro organizzato con largo anticipo i libri non arrivarono per tempo). Sono trascorsi molti anni da allora, e spero per loro che l’organizzazione sia migliorata. Tuttavia, come accade quando ci si affida a realtà grandi, si percepisce una certa assenza di rapporto umano che potrebbe portare a pensare che ai loro occhi siete solo soldi in entrata. Sarà davvero così?

Punti salienti di questa piattaforma:

  • Report e pagamenti tutt’altro che tempestivi
  • Libri ordinabili nelle librerie
  • Servizi a pagamento per gli autori
  • Un tempo bisognava pagare una piccola somma per pubblicare, ma hanno rivisto le loro politiche, quindi ti basterà acquistare una sola copia cartacea per avviare la pubblicazione, mentre per l’edizione digitale si pagano € 9,99 per i controlli del file.

Lulu è una piattaforma che ti permette di creare diversi tipi di progetti. Dal semplice libro alla rivista. Dandoti la possibilità di venderli attraverso i canali più conosciuti.

Punti salienti di questa piattaforma:

  • Sito in lingua inglese
  • Diversi formati cartacei a disposizione
  • Costi di stampa superiori a quelli di Amazon (ergo: guadagni inferiori)

Streetlib è una piattaforma che offre servizi simili a quelli di Youcanprint, con la differenza che gli audiolibri finiscono su Storytel.
Anche qui, come per Youcanprint, ci sono dei costi di attivazione dei vari servizi. Ad esempio per lanciare la stampa del cartaceo bisogna pagare 49 euro.

Punti salienti di questa piattaforma:

  • Diversi autori si sono lamentati del servizio di assistenza
  • Il libro può essere ordinato nelle librerie
  • Piattaforma di facile utilizzo

Ilmiolibro è una piattaforma che offre un servizio di stampa piuttosto veloce, ha agganci con Feltrinelli e il giornale La Repubblica, ma come sito vetrina offre poca visibilità.

Punti salienti di questa piattaforma:

  • Offrono servizi a pagamento
  • Distribuiscono su Amazon e nelle librerie Feltrinelli

Ovviamente questi sono solo alcuni dei principali canali legati all’auto-pubblicazione, che vi invito a esplorare in maniera approfondita prima di prendere una decisione. Ciò che mi sento di sconsigliarvi sono invece realtà di Crowdfunding, in cui viene chiesto all’autore di far pre-ordinare il libro ancora prima che sia diventato un libro stesso, per testare l’interesse dei lettori. Capite bene che se è difficile vendere un libro quando è uscito, figuriamoci quando ancora non è altro che una bozza.

Questa prassi richiede uno sforzo enorme da parte dell’autore che, spesso, si ritrova a spammare ovunque e a stalkerare i suoi contatti pur di raggiungere l’obiettivo delle X vendite per poter passare allo step successivo.

A mio avviso con questo iter l’unica cosa assicurata è una valanga di stress!

A presto,

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