Ne vale davvero la pena?

Eccomi qui, a ridosso della pausa estiva (ne approfitto per dirti che dal 5 al 19 agosto non sarò operativa), per affrontare un tema molto delicato, ovvero quello dello sconforto.

Nessuno mi legge...

Non ce la farò mai a finire il mio libro...

Ecco, in entrambi i casi sappi che si tratta di una mossa di auto-sabotaggio, perché devi sapere che soprattutto quando teniamo particolarmente a un determinato progetto, le nostre paure più recondite ce la metteranno tutta per convincerci a non metterci in gioco.
Perché ovviamente se non ci mettiamo in gioco non corriamo il rischio di perdere.
Sì, però così facendo perdiamo anche la possibilità di vincere.

Anche chi parte con l’entusiasmo a mille prima o poi arriva a quel punto in cui le aspettative vengono disattese, è normale. In questo settore ci vuole tempo per raccogliere i frutti del nostro lavoro, per non parlare dei vari meccanismi del sistema in cui ci andiamo a infilare… cambiano di continuo e tendono a farci impazzire.

Ricorda perché hai iniziato

Alle autrici con cui lavoro lo dico sempre, quando la pressione inizia a farsi ingestibile, quando percepiamo che il blocco è alle porte, ma soprattutto quando iniziamo a darci delle perdenti, fermiamoci un momento e cerchiamo di tornare con la mente, e con il cuore, a quell’istante in cui tutto ha avuto inizio. Rievochiamo quel formicolio sottopelle che ci aveva acceso come stelle, assaporiamo il piacere genuino della scintilla che aveva dato inizio a tutto. Lì, in quel preciso frammento di vita si cela la nostra ancora di salvezza. Non perdetela mai di vista, perché ha un grande potere.

Accettiamo il fatto di non poter essere sempre a mille e lasciamo che la nostra anima creativa si riposi di tanto in tanto, per fare in modo che dopo la siesta riprenda a brillare più di prima.

L’aspetto peggiore di questi periodi di down è che ci spingono a mettere tutto in discussione, costringendoci a domandare a noi stessi:

ne vale davvero la pena?

Be’, la mia risposta a questa domanda è e sarà sempre Sì!
Vale la pena lottare per ciò che ci rappresenta. Vale la pena impegnarsi per realizzare qualcosa di unico e che ci fa stare bene. Vale la pena provare a toccare un sogno. A prescindere dai risultati.

 

E ricordati bene, che le vendite (e qui entro nell’ambito che mi piace meno, ma che è quello che suscita più frustrazione) non definiscono il tuo livello di bravura o la bellezza della storia che hai scritto, esattamente come il numero dei like e dei commenti sui social non determinano se un tuo contenuto è interessante o meno. Viviamo in un mondo manovrato dall’assurdo, in cui cercare di inseguire gli obiettivi imposti dagli altri conduce solo alla rovina.

La mia prescrizione medica

Se ti trovi in una fase di sconforto, molla tutto, ma non per sempre, solo per il tempo necessario a sentirne la mancanza.
Siamo in estate, fa caldo, abbiamo sulle spalle la stanchezza di un anno lavorativo (più o meno, dipende dai casi), staccare la spina può solo farci bene.
Dedichiamoci a noi, alla nostra famiglia, agli hobby che abbiamo accantonato per avere più tempo disponibile per scrivere. Leggiamo, leggiamo e leggiamo, per poi tornare a scrivere con la mente più leggera, lontana dalle dinamiche di mercato e più vicina al nostro cuore.

Ti mando un grandissimo abbraccio 🖤 e ti auguro buon relax.

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