
Antonella Rizzo
Antonella è nata a Messina nel 1992. Vive a pochi minuti dal mare che tanto ama e che non perde occasione di visitare insieme alle sue inseparabili cagnoline. Si destreggia tra lavoro d’ufficio e Aikido, un’arte marziale giapponese della quale è divenuta istruttrice. Nel tempo libero si dedica alla cura del suo blog letterario “Viaggi fra le righe”.
La sua esperienza con il Self-Publishing
Cosa ti ha spinta a scegliere il Self-Publishing?
L’indipendenza di scegliere cosa è meglio per me e per il mio libro. Ho deciso di investire su me stessa, di farmi carico di ogni decisione e di scegliere personalmente le persone con cui collaborare affinché il mio sogno diventi realtà.
Come ti sei mossa inizialmente?
In verità è stato tutto un po’ un caso, o un segno del destino, come mi piace chiamarlo.
Avevo da poco finito di leggere uno dei libri di Liliana Marchesi, autrice che ha scelto il self publishing che seguivo già da molti anni di cui ho sempre apprezzato non soltanto le storie, ma anche la cura che metteva- e mette tutt’ora- nei suoi libri. Una mattina lessi un post nel quale annunciava la sua intenzione di aiutare gli aspiranti autori a emergere e da lì ho deciso di contattarla. Ero un po’ agitata all’idea di interfacciarmi con lei e raccontarle la storia che avevo in mente da anni, ma ho deciso di farmi coraggio e di scriverle. Mi rispose poco dopo dicendomi che sarebbe stato meglio parlare a voce per conoscerci ed esporre al meglio della mia idea. Così abbiamo fissato la nostra prima video-call e da lì in poi è iniziata la nostra collaborazione.
Quali sono state le prime difficoltà che hai incontrato?
Probabilmente il giudizio della gente. Quelle poche persone che erano al corrente della mia scelta, hanno provato a destarmi dal mio pensiero e a demoralizzandomi dicendomi che quella strada non avrebbe portato molto lontano.
Pensi che affidarti a Self Creation abbia fatto la differenza?
Assolutamente sì, perché dietro a Self Creation non c’è soltanto professionalità e lavoro, ma anche amore, dedizione, fiducia costanti, che fanno in modo che si crei un legame tra gli autori e Liliana. Lei è una donna davvero incredibile, un vulcano di idee pazzesche e originali, ma soprattutto è una persona vera e al giorno d’oggi trovare una persona come lei non è facile. Io sono stata tra le prime autrici ad essersi affidata a Liliana e posso dire che non c’è mai stato giorno in cui io mi sia sentita sola nel mio percorso nel mondo dell’editoria. Durante la stesura di un libro si è completamente avvolti da un turbine di emozioni e può capitare di non sentirsi all’altezza o di aver perso la bussola. A me è successo e ogni volta Liliana è sempre stata pronta a rimettermi in carreggiata e a darmi la carica giusta per tornare più forte. Affidarmi a Self Creation è stata una delle scelte migliori che abbia fatto nella mia vita e la rifarei altre mille volte perché davvero è una realtà che fa la differenza.
La fase più difficile che hai affrontato nel percorso di pubblicazione?
Devo dire che le fasi più critiche per me sono state due. La prima si è verificata pochi giorni prima della pubblicazione. Ero molto ansiosa nel pensare che il mio libro giungesse nelle mani di persone sconosciute. Sono sempre stata una persona molto introversa e timida, molte persone a me vicine ignoravano addirittura questa mia passione e l’hanno scoperta solo dopo aver pubblicato il primo post che annunciava la pubblicazione del libro, per cui l’idea di dare qualcosa di mio al mondo, qualcosa che fino a quel momento era sempre stato gelosamente protetto, mi ha messo parecchia agitazione. E poi l’altra fase riguarda senza dubbio la promozione, perché essendo una persona riservata non mi è stato affatto facile promuovere me e il mio libro e devo dire che ancora oggi faccio un po’ di fatica, ma è un processo sul quale sto lavorando affinché questo muro venga piano piano abbattuto.
A livello personale, l’esperienza vissuta, il lavoro svolto per arrivare alla pubblicazione, cosa ti ha dato a livello di emozioni, crescita personale?
Le emozioni sono state e sono tutt’ora tantissime. Vanno dalla paura di non piacere alla felicità nel vedere il tuo libro tra le mani dei lettori. Entrare in contatto con loro, scambiare opinioni, gioire nel vedere le loro espressioni a fine lettura o leggere i loro commenti è semplicemente stupendo. Sapere di essere arrivata a loro, che i miei personaggi li hanno conquistati al punto da provare le loro stesse emozioni è qualcosa di indescrivibile, che non mi aspettavo e al quale non credo di potermi mai abituare.
L’Antonella di oggi, rispetto a quella prima della pubblicazione è più sicura e consapevole che seguire i propri sogni non è da folli, anzi è folle non fare niente per realizzarli. Certo non è stato un percorso privo di intoppi, ma io ci ho creduto e ho lavorato sodo per raggiungere il mio obiettivo e si sa che prima o poi il duro lavoro ripaga sempre.
Che consiglio daresti a chi sta valutando la possibilità di scegliere il Self-Publishing?
Il mio consiglio è di innanzitutto di crederci fino in fondo e poi di non accontentarsi. Bisogna cercare il meglio per sé e per il proprio libro. Non è la strada più facile, come molti credono, ma un percorso a 360° che va curato in ogni aspetto, in ogni dettaglio, anche il più piccolo. Il Self Publishing affinché funzioni davvero, deve essere fatto bene e ciò implica la partecipazione di figure professionali che aiutano l’autore nella buona riuscita del suo obiettivo, come per esempio i correttori di bozze, gli editor, i beta readers. Chi sta valutando la possibilità di scegliere il Self Publishing deve sapere che è un investimento su se stessi e che assolutamente nulla va lasciato al caso.
La sua Edizione Stellare
In occasione del FRI25 Antonella ha usufruito del servizio Edizione Stellare per realizzare un’edizione unica del suo meraviglioso romanzo.






