Se stai scrivendo il tuo primo romanzo o uno dei primi, è naturale che tu voglia spiegare tutto. Dopotutto, hai creato un mondo intero, personaggi complessi e dinamiche intriganti, e vuoi che il lettore carpisca ogni dettaglio. Eppure, uno degli errori più comuni dei nuovi autori è proprio l’abuso degli spiegoni.
Ma cosa sono esattamente gli spiegoni?
Si tratta di quelle lunghe descrizioni o spiegazioni che cercano di chiarire ogni cosa, dall’origine dei conflitti al perché il protagonista indossa quel preciso paio di scarpe. Il problema è che, anche se pensi di aiutare il lettore, in realtà stai rischiando di bloccare il ritmo della narrazione e togliere alla storia quella magia che deriva dal lasciare spazio all’immaginazione.
Perché evitare gli spiegoni?
Immagina di leggere un giallo dove il detective, alla prima pagina, ti spiega già chi è l’assassino, il movente e come è stato commesso il crimine. Sarebbe un po’ deludente, no? Ecco, lo stesso vale per qualsiasi altro tipo di storia. Quando spieghi troppo, togli al lettore il piacere di scoprire, interpretare e connettere i pezzi del puzzle da solo. Lasciare qualcosa di non detto è una delle chiavi per coinvolgere chi legge.
Il lettore non è un essere passivo: è un partecipante attivo nella costruzione del tuo mondo narrativo. Dargli tutto su un piatto d’argento non solo lo annoia, ma toglie quella sensazione di soddisfazione che si prova quando si riesce a intuire un dettaglio da soli o a risolvere un mistero senza che sia stato spiattellato.
Come evitare di cadere nella trappola degli spiegoni?
Ecco alcuni consigli pratici per gestire meglio le informazioni nel tuo romanzo:
Mostra, non raccontare: invece di dire che il protagonista è nervoso, descrivi come tamburella le dita sul tavolo o evita lo sguardo degli altri. Il lettore capirà da questi gesti, senza che tu debba spiegarglielo direttamente.
Sfrutta i dialoghi: le informazioni possono emergere naturalmente attraverso i dialoghi, evitando blocchi di testo pesanti. Un buon dialogo tra personaggi può far capire molto senza essere invadente.
Dai fiducia al lettore: non temere di lasciare dei piccoli vuoti. Il lettore ama immaginare, intuire, fare supposizioni. Se semini indizi ben distribuiti, chi legge si sentirà più coinvolto dalla storia.
Mantieni qualche segreto: non svelare tutto subito. Una storia che si srotola un po’ alla volta mantiene alta l’attenzione. Lascia che il lettore si faccia delle domande, che senta il bisogno di proseguire per scoprire di più.
Non avere paura di osare
Se sei agli inizi, l’ansia di spiegare tutto può derivare dal desiderio di essere compreso al 100%. Questo è normale, ma sappi che un po’ di mistero non guasta mai. Anzi, spesso è proprio ciò che tiene viva l’attenzione del lettore e lo spinge a continuare a leggere.
Se stai pensando di auto-pubblicare, il rischio di voler “controllare” ogni aspetto della storia può essere ancora più forte. Ma la bellezza della narrativa sta proprio nel dare al lettore il piacere di scoprire da sé. Lascia che interpreti, che immagini e che colmi i vuoti con la sua fantasia. In questo modo, il tuo romanzo non sarà solo una storia raccontata, ma un’esperienza vissuta, che gli resterà impressa nel cuore molto più a lungo.
Correre ai ripari
Come puoi essere certa che il tuo testo non contenga questi noiosissimi spiegoni?
Sei hai deciso di optare per il Self-Publishing, uno dei passaggi obbligatori è quello di sottoporre il tuo testo a un editing professionale. Uno degli aspetti che un buon editor controlla, infatti, è proprio la presenza di questi spiegoni, da debellare assolutamente.
Era da un po’ che desideravo scrivere questo articolo, perché gli spiegoni sono una delle cose che odio maggiormente nei libri e su cui presto molta attenzione in fase di editing.
Tu come gestisci la tentazione di spiegare tutto? Hai mai avuto il dubbio di non essere abbastanza chiaro? Raccontami la tua esperienza nei commenti. È normale avere queste preoccupazioni da neo-autore, ma il confronto può aiutare a migliorare e crescere insieme!
A presto!